Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Absirto
The Labour of Empire: Womb and World in Seneca’s Medea
S. scrive MED reinterpretando il poema di Apollonio, superando le regole tragiche oraziane e inserendo forti suggestioni ovidiane e fa del corpo di Medea una metafora del modo in cui l’impero gestisce gli equilibri del mondo, con le conseguenti deformazioni
La ‘follia’ nella Phaedra di Seneca tra tradizione poetica e fenomenologia clinica
le fasi di evoluzione del furor di Fedra sono evidenziate dalla nutrice secondo una sintomatologia medica e la dimensione patologica di questa follia – che dopo il dialogo con Ippolito è definita insania – rivela la volontà di S. di strutturarla secondo un quadro clinico simile a quello di Celso e sancisce il superamento del modello euripideo
The eloquent ghost: Absyrtus in Seneca’s Medea
Medea uccide il primo figlio per punire se stessa della morte di Absirto; uccide il secondo per fare soffrire Giasone
Medea sine ratione o la fuerza de la sinrazón
la Medea di S., a differenza di quella euripidea, si caratterizza per la sua vulnerabilità passionale: la manifestazione fisica dell’ira generata dal tradimento la trasforma agli occhi degli altri in mostro sanguinario